Oh Tello!
Di Virginia Garau e Daniela Melis
Regia, Scene e Costumi di Scena di Virginia Garau
Costumista e Oggetti di Scena di Caterina Peddis
Realizzazione Scene di Giuseppe Onnis e Ulisse Sebis
In Scena
Gino Betteghella, Virginia Garau, Daniela Melis, Giuseppe Onnis, Caterina Peddis, Ulisse Sebis
Lo spettacolo nasce da un’idea de “Le Allegre Comari di Windsor” di William Shakespeare; la scrittura e il riadattamento nascono da un’idea di sperimentazione di un grande classico, un maestro. Le sue opere possono essere piegate e modellate su altri stili linguistici compreso il sardo che in un intercalare molto colorato è presente nel testo.
Millantoni, a corto di denaro, decide di corteggiare una ricca signora maritata, la signora Volpina Mazzone, inviandole una lettera d’amore con l’intento di irretirla. Il suo scopo è quello di arrivare al denaro posseduto dalla donna.
Il signor Vitello Mazzone, detto Tello, è geloso ed è impaurito dal fatto di poter essere tradito dalla consorte. Nel frattempo Faina, il servitore di Millantoni, che lui stesso ha allontanato, avverte il marito della lettera e delle intenzioni del suo ex padrone. Entra in scena una maga cialtrona, la maga Megama, la quale vivacizza la scena con le sue divinazioni scalcagnate e assolutamente truffaldine; incontriamo anche Ovina, la cameriera personale di Volpina, la quale non eccelle certo di intuito e intelligenza ma sarà efficace ai fini delle macchinazioni ordite dalla padrona ai danni di Millantoni.
Lo spettacolo si snoda attraverso un ritmo incalzante, condito da una comicità assolutamente demenziale, che pone l’accento sui punti più salienti e assolutamente esilaranti della commedia!
Baracca & Burattori
con Pinocchio
Testo, Regia, Scene Virginia Garau
Costumi e Oggetti di Scena Caterina Peddis
Realizzazione Scene Giuseppe Onnis
In scena: Daniela Melis, Ulisse Sebis, Virginia Garau.
Premessa:
il teatro dei burattini è una forma di spettacolo teatrale in cui uno o più animatori, i burattinai, danno vita ai personaggi tramite particolari pupazzi, detti appunto burattini. Per tradizione il burattino è composto da testa e mani di legno fissate ad un camiciotto sopra il quale viene posto il vestito vero e proprio. Il termine burattino sta genericamente ad indicare anche tutti gli oggetti animati ‘da sotto', infatti l'animatore per muoverlo lo inguanta da sotto dandogli vita. Lo spettacolo dei burattini è generalmente rappresentato all’;interno di un teatrino di legno, detto castelletto o baracca. E questo è il teatro con i burattini che ci arriva dalla commedia dell’arte. Invece in Baracca & Burattori ci sono attori veri, umani, che danno vita allo spettacolo. Questi agiscono e recitano affacciati al boccascena della baracca mostrando i visi e le braccia. Ma non solo, la baracca non è fissa ma “cammina”!!
Il nostro Pinocchio parte dall’incontro che egli fece con il Gatto e la Volpe e del viaggio che lo porterà a diventare da marionetta a un vero bambino in carne ed ossa. Tra i personaggi, oltre a Pinocchio e al Gatto e la Volpe, vi sono il Grillo Parlante e la Fata Turchina. Com’è nostro costume tutta la drammaturgia è ampiamente condita da divertentissime gags. Lo spettacolo è dedicato e costruito per i bambini nonostante Collodi non l’abbia scritto per essi, ma siamo comunque rimasti fermamente ancorati alla morale che l’autore ha conferito alla sua mirabile opera.
LA MORALE DELLA FAVOLA CHE NON E’ UNA FAVOLA!
E la morale di Pinocchio è che nella vita bisogna sempre essere buoni figli. Non basta essere buoni. E non basta essere figli. Bisogna scegliere un padre e seguire quello che dice per essere degni di diventare uomini, o per sempre saremo a metà: marionette senza fili, ma pur sempre marionette.